NORD/€ST
Tre incontri sul presente del Triveneto
Officina dell’Autonomia
Via Zanella 1
Trento
Con questo ciclo di conferenze Campomarzio intende indagare il territorio della “Macroregione Padana”, inteso come caso studio di un fenomeno più ampio e per certi versi globale. La Macroregione: un aggregato di epicentri produttivi da cui escono oltre seicento miliardi di euro di Pil all’anno ha inaugurato un modello di sviluppo economico ed edilizio tipicamente italico che si è già velocemente espanso a tutta la penisola, diventando un modello di urbanizzazione diffuso anche nelle nostre valli.
I manufatti edilizi, le infrastrutture viarie e gli infiniti pannelli pubblicitari, manifestano una logica della produzione applicata indistintamente (e acriticamente) a qualsiasi lembo di terra disponibile e perciò sfruttabile. In questo senso la domanda da porsi non è più legata al valore estetico di questo fenomeno, ma invece sul suo valore come modello economico replicabile. Ovvero se il “Polo funzionale”, il capannone più in generale, sia sinonimo oggi di un’economia in crisi destinata ad esaurirsi.
La commistione fra zone rurali, industriali e residenziali in un continuum indefinito è già il panorama di riferimento più comune, manifestazione edilizia della piccola e piccolissima imprese a gestione familiare, in cui la produzione è una condizione necessaria e permanente. La Macroregione Padana diventa così l’archetipo del mito produttivo italiano, che spogliato di ogni retorica liberatoria di crescita economica, genera uno spazio ideologicamente continuo ma formalmente frantumato, privo di progettazione professionale, consacrato alla produttività incessante.
Gli spazi a misura di automobile che costituiscono questo amalgama edilizio diventano per certi versi un oggetto antropologico, in cui le desolanti facciate architettoniche nascondono un’umanità in crisi, sia essa alla ricerca di luoghi per pregare, consumare o produrre. Concentrarsi su zone di provincia in cui i capannoni diventano templi (letteralmente), non è da intendersi come esercizio teorico su qualcosa di “distante”, ma al contrario come narrazione di una contemporaneità che ormai ci appartiene.
In che modo quindi il Trentino, con la sua autonomia politico-economica e geografica, sia capace di elaborare modelli d’insediamento alternativi in grado di suggerire significative presenze sul territorio costituisce una sfida per la futura classe dirigente. In una società sempre più globalizzata infatti una ricerca della propria identità passa necessariamente attraverso il senso di appartenenza ad un territorio, autentica rappresentazione dell’autonomia locale.
Atlante dei Classici Padani
19 novembre 2015
ore 18.30
Officina dell’Autonomia
Via Zanella 1
Trento
L’Atlante dei Classici Padani è il libro che racchiude tutto il lavoro di Padania Classics dal 2010 al 2015. Padania Classics è un progetto di ricerca visiva curato da Filippo Minelli che ha l’intento di identificare i ‘classici padani’ nel campo dell’estetica, dell’architettura e dei comportamenti umani, un’opera che definisce in maniera netta, esaustiva e ossessiva i confini estetici di un territorio.
Con:
Filippo Minelli
artista contemporaneo, fotografo e videomaker, ideatore e curatore di Padania Classics
Emanuele Galesi
scrittore e giornalista, autore dei testi dell’Atlante dei Classici Padani
Hidden Islam
3 dicembre 2015
ore 18.30
Officina dell’Autonomia
Via Zanella 1
Trento
Hidden Islam racchiude la ricerca fotografica di Niccolò Degiorgis sui precari spazi di preghiera islamici del triveneto. Immagini di fabbriche in disuso, capannoni, negozi e garages utilizzati come luoghi di culto svelano una realtà dimenticata della Macroregione, in cui il lotto produttivo si carica di significati simbolici. Primo premio della Fondazione Aperture a Paris Photo 2014 e Author Book Award ai Rencontres d’Arles.
Con:
Nicolò Degiorgis
fotografo e fotoreporter, direttore della casa editrice indipendente Rorhof, co-curatore della galleria foto-forum di Bolzano e insegnante di fotografia nella Facoltà di Design e Arti dell’Università di Bolzano.
Francesco Minora
sociologo, ricercatore all’EURICSE e dottore di ricerca in Pianificazione Territoriale Urbanistica e Ambientale al Politecnico di Milano.
La città diffusa,
il progetto come forma di conoscenza
18 dicembre 2015
ore 18.30
Officina dell’Autonomia
Via Zanella 1
Trento
Paola Viganò racconta la sua esperienza di urbanista e la capacità del progetto di essere dispositivo cognitivo e strumento di studio e ricerca.
Con:
Paola Viganò
architetto e urbanista, professore di Urbanistica presso l’Università Iuav di Venezia e visiting professor a KU Leuven, Louvain-la-Neuve, EPFL Lausanne, Aarhus School of architecture e Harvard GSD. Fondatrice di Studio con Bernardo Secchi, è Grand Prix de l’Urbanisme et de l’Art Urbain nel 2013.