This intervention takes place in the context of the neighborhood built in 1920 by the “Cesare Battisti Cooperative among railway workers of Trento” and designed by E. Kern. The individual residential units measured 5 x 10 m in plan and originally had 2 floors above ground, 1 basement and 1 attic for storage, connected through an internal stairwell. Externally, the rhythmic facades are characterized by a simple and regular arrangement of the openings and by a concrete molded ledge at the base of the roof, elements inspired by the Italian vernacular architecture. The intervention is limited to the first floor and in particular to the attic, for which an addition of a new volume was designed in order to transform it into a living space. To avoid that new volume could be perceived as an alteration of the original facade, it was decided to treat the emerging volume as a recognizable and formally distinct element: the metal cladding, painted in dark brown, the absence of overhanging elements from the roof and the wide windows clearly declare the contemporary nature of the new intervention. In the inside the space is conceived as an “open space”, obtained by replacing the supporting wall with a steel portal hidden inside the lateral walls. The only “built” element is a new volume, covered with birch wood paneling, which contains the stairwell and becomes a furnishing element, whose large circular window brings natural light towards the staircase, visually connecting the area of the kitchen with the circulation spaces.
Il contesto in cui si è intervenuti è il quartiere costruito nel 1920 dalla “Cooperativa Cesare Battisti fra ferrovieri di Trento”, progettato dall’ingegner E. Kern. Le singole unità abitative misurano 5 x 10 m in pianta e presentano originariamente 2 piani fuori terra, 1 seminterrato e 1 sottotetto ad uso soffitta, collegati tramite un vano scala interno chiuso. Esternamente i prospetti sono caratterizzati da una disposizione regolare delle aperture e da un cornicione modanato in cemento posto alla base della copertura in coppi, elementi riconducibili all’architettura vernacolare italiana. L’intervento ha riguardato il primo piano e in particolare il sottotetto, per il quale si è prevista l’addizione di un nuovo volume. Per evitare che la soprelevazione figurasse come un’alterazione del prospetto originario si è deciso di trattare il volume emergente come un elemento riconoscibile e formalmente distinto: il rivestimento metallico in lamiera dal colore testa di moro, l’assenza di aggetti della copertura e le ampie vetrate denunciano con chiarezza la contemporaneità del nuovo intervento, separandosi formalmente dalla preesistenza. All’interno lo spazio è concepito come un “open space”, ottenuto sostituendo la muratura di spina con un portale in acciaio celato all’interno delle pareti perimetrali. Unico elemento “costruito” è la boiserie in legno di betulla che delimita il vano scala e diventa elemento di arredo, la cui ampia vetrata circolare porta luce e mette in relazione la cucina e gli spazi di circolazione.
House TR Axo
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