Piazza della Mostra

Piazza della Mostra

Location:
Trento, IT
Client:
Comune di Trento
Type:
Competition + Commission
Year:
Competition 2017 – 1 Prize
Planning 2019/2021
Construction 2021/2022
Contractor:
Boccher srl
Budget:
1.511.641,59
Photo:
Davide Perbellini
The project for the redevelopment of Piazza Mostra in Trento is the outcome of a long process of investigation and in-depth design, which began in 2013 thanks to the organization of an autonomous and collaborative research activity. The results of this work flowed into a publication and an exhibition open to the public that aimed to raise awareness and promote the redevelopment of the square. The survey highlighted the great historical value of a place that has remained unmeritoriously marginalized and underappreciated, despite constituting the space facing one of the region’s most important monumental complexes. The changing and varied iconographic representations that have succeeded one another over time, such as Dürer in 1495 or Basilio Armani in 1848, tell us about a space that is morphologically and symbolically complex, which has changed layout and appearance through history, while at the same time remaining a place of relationship, but also of confrontation, between the city of Trento and the Castello del Buonconsiglio. The most recent proposals for architectural arrangement, all of them unrealized, such as the one by Adalberto Libera in 1921 or the one by Giancarlo De Carlo in 1990, testify to the difficult attempt to find a new urban arrangement to an articulated and unsolved space, which has become progressively more urban, while failing to play the role of a real square, despite its current name.
In 2016, the City of Trento announced a two-phase design competition for the redevelopment of the square. The goal of the competition is not just to improve an underutilized public space, but rather to define a new system of physical and symbolic relations for an important place in the city, whose unresolved spatial relationships have crystallized over the past decades, generating an urban area devoid of meaning and quality used as a banal parking lot. The project, which emerged as the winner of the competition, involves the articulation of a sequence of spaces at different heights leading up to the entrance of the castle, with the aim of enhancing the entire system of accesses leading from the urban center to the museum complex. Thus, the project is characterized by the designation of a path that allows a convenient overcoming of the different heights, defining a single access, universally accessible, capable of leading easily and intuitively to the museum complex through St. Martin’s gate.
The curbs containing the green areas were conceived as a continuous stone ribbon, defined by monolithic blocks of ammonitic red marble laid on exposed pigmented concrete curbs. In the southern portion, the existing red and greenish marble paving is extended along the entire building curtain to the 17th-century Trautmannsdorf Palazzo so as to expand the pedestrian zone from the historic center toward Exhibition Square, explicitly marking pedestrian access. For the remaining portion of the square and for the pedestrian path leading to Buonconsiglio Castle, paving in porphyry smolleri laid flat, rather than knife-edge, was chosen to recall the texture of the nearby castle walls. All the furniture and lighting elements were made of painted steel, with a bronze color scheme that evokes the precious relics stored in the castle.
 
Il progetto di risistemazione di Piazza Mostra a Trento è l’esito di un lungo percorso di indagine e di approfondimento progettuale, iniziato iniziato nel 2013 grazie all’organizzazione di un’attività di ricerca autonoma e collaborativa, i cui risultati sono confluiti in una pubblicazione e in una mostra aperta al pubblico che ha avuto l’obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza e di promuovere la riqualificazione della piazza. L’indagine ha messo in luce il grande valore storico di un luogo che è rimasto immeritatamente marginalizzato e poco valorizzato, pur costituendo lo spazio che fronteggia uno dei più importanti complessi monumentali della regione. Le mutevoli e variegate rappresentazioni iconografiche succedutesi nel tempo, come quella del Dürer del 1495 o quella di Basilio Armani del 1848, ci raccontano di uno spazio morfologicamente e simbolicamente complesso, che ha mutato assetto e aspetto attraverso la storia, rimanendo allo stesso tempo un luogo di relazione, ma anche di confronto, fra la città di Trento e il Castello del Buonconsiglio. Le più recenti proposte di sistemazione architettonica, tutte non realizzate, come quella di Adalberto Libera del 1921 o quella di Giancarlo De Carlo del 1990, testimoniano il difficile tentativo di trovare un nuovo assetto urbano ad uno spazio articolato e insoluto, che è diventato progressivamente sempre più urbano, pur non riuscendo a svolgere il ruolo di vera e propria piazza, malgrado il suo nome attuale.
Nel 2016 il Comune di Trento bandisce un concorso di progettazione in due fasi per la riqualificazione della piazza. L’obiettivo del bando non è soltanto quello di migliorare uno spazio pubblico poco utilizzato, quanto piuttosto di definire un nuovo sistema di relazioni fisiche e simboliche per un luogo importante della città, i cui rapporti spaziali irrisolti si sono cristallizzati negli ultimi decenni, generando un ambito urbano privo di significato e di qualità adibito a banale parcheggio. Il progetto, risultato vincitrice del concorso, prevede l’articolazione di una sequenza di spazi  a diverse altezze che conducono fino all’ingresso del castello, con l’obiettivo di valorizzare l’intero sistema di accessi che dal centro urbano portano al complesso museale. Il progetto si caratterizza quindi per l’individuazione di un percorso che consente un comodo superamento del dislivello tra le diverse quote, definendo un unico accesso, fruibile universalmente da tutti, capace di condurre facilmente e intuitivamente verso il complesso museale attraverso porta S. Martino. 
I cordoli che contengono gli ambiti verdi sono stati concepiti come un nastro continuo in pietra, definito da blocchi monolitici di marmo rosso ammonitico posati su cordoli in cemento armato pigmentato faccia a vista. Nella porzione a sud viene estesa la pavimentazione esistente in marmo rosso e verdello lungo tutta la cortina edilizia fino al seicentesco Palazzo Trautmannsdorf in modo da espandere la zona pedonale proveniente dal centro storico verso Piazza della Mostra, marcando in maniera esplicita l’accesso pedonale. Per la restante porzione della piazza e per il percorso pedonale che conduce al Castello del Buonconsiglio si è optato per una pavimentazione in smolleri di porfido posati di piatto, anziché a coltello, per richiamare la tessitura delle vicine mura del castello. Tutti gli elementi di arredo e di illuminazione sono stati realizzati in acciaio verniciato, con una cromia color bronzo che rievoca i preziosi cimeli custoditi nel castello.

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